Ultima modifica: 3 Marzo 2017

Ultime ore per il referendum “Scuorum”

Correggere alcuni aspetti della legge 107/2015; si può firmare fino al 26 giugno, presso gli uffici comunali o le Camere del Lavoro
http://referendumscuola.org/

Fino al 26 giugno è possibile partecipare alla raccolta firme per un referendum che corregga le parti più imbarazzanti della cosiddetta  “buona scuola” (legge 107/2015).

Tra le altre “amenità” di questa legge, il procedimanto di valutazione del merito dei docenti. Mentre  per attibuire un voto ad un alunno è necessario riunire un Consiglio di Classe, per giudicare l’operato complessivo di un docente nell’intero anno scolastico  non è affatto necessario…

Non sarebbe nemmeno questo il problema. Il “bonus-premio-docente” sarebbe, comunque, una cifra simbolica che non può  nascondere il vero scandalo: solo il contratto della Scuola è fermo dal 2009.

L’ Aran fotografa l’andamento del potere di acquisto dal 2008: perdita netta di 80€ mensili. (ItaliaOggi – 12 gennaio 2016 – C. Forte)

Alcune indagini disponibili in Rete mostrano la cifra che gli insegnanti hanno perso in questo periodo, mese dopo mese.
Alla fine di una serie di calcoli complessi e di pareri differenti (dal
Sole24 Ore ai Cobas), tutti concordano sul fatto che ogni insegnante ha registrato una perdita di 3000/4000 euro, oltre la cifra che hanno perso le altre categorie di lavoratori.

“Devono pagare solo gli statali, soprattutto gli insegnanti”.
Lamentele molte, pochissime le azioni contro questa impostazione ideologica, nel silenzio generale.

Da segnalare un referendum che si propone di correggere alcuni aspetti della legge 107/2015; per promuoverlo si può firmare fino al 26 giugno, presso tutti gli uffici comunali o le Camere del Lavoro: