Ultima modifica: 25 Settembre 2015

Ricerca su stipendi e orari dei docenti della scuola italiana

Ricerca curata dalla CGIL: l’Italia al 31^ posto negli investimenti sull’istruzione

Nell’attesa del rinnovo contrattuale, riprendiamo una ricerca, curata nel 2014 da FLC CGIL e dal Dipartimento politiche economiche della CGIL, ancora utile per illustrare le caratteristiche del lavoro dei docenti italiani oltre la superficie dei luoghi comuni.

Nonostante le promesse, il quadro risulta sostanzialmente invariato.

I docenti italiani lavorano in media quanto i loro colleghi europei anzi utilizzano spazi e strumenti privati per svolgere tutto il lavoro, collegiale e individuale, funzionale alle attività didattiche: il cosiddetto lavoro sommerso. Negli altri Paesi invece è lo stesso Stato a creare le condizioni di fattibilità per far svolgere ai docenti questo lavoro in ambiente scolastico (attrezzature e spazi riservati ai docenti). Da questa scelta deriva la possibilità di conteggiare le ore di attività quando l’Ocse prepara i rapporti annuali sull’istruzione. Quindi la realtà è ben diversa da come se la immagina la teoria e noi persone di scuola la conosciamo bene. Per questo abbiamo voluto fare un’operazione di verità affidandola alla muta eloquenza dei numeri.

Gli esiti della ricerca condotta da FLC e CGIL

– l’Italia è al 31^ posto, cioè terz’ultima, negli investimenti sull’istruzione
– i nostri docenti, a causa del mancato rinnovo del contratto di lavoro, hanno cumulato negli ultimi quattro anni una perdita media di 8.817 euro che rapportata su base mensile è, pura coincidenza, pari a 80 euro
– il dimezzamento dei fondi per il miglioramento dell’offerta formativa costringe gli stessi docenti a rendere gratis metà delle loro prestazioni pur di attuare i POF di istituto
– la media degli alunni per classe in Italia è superiore alla Finlandia. Quest’ultima in vetta alle classifiche nei risultati OCSE Pisa. Non sarà che classi meno numerose innalzano i livelli di apprendimento degli alunni? E ancora nella stessa Finlandia i docenti guadagnano in media circa 4.000 euro in più all’anno nei diversi ordini di scuola
– le ore annualmente lavorate dai docenti italiani sono nella media dei paesi Ocse e comunque in Italia si fanno più ore che in Finlandia. In quanto alle ore di lezione, i nostri docenti superano i colleghi francesi e finlandesi

In conclusione, questa ricerca vuole dimostrare l’importanza di conoscere i dati specie quando si vogliono riformare i sistemi. Al contrario, le tante banalità che si dicono fanno il male della scuola e degli insegnanti anche se spesso sono state usate ad arte per giustificare la povertà culturale di chi sa operare solo per tagli lineari.