Ultima modifica: 3 Marzo 2017

Le iniziative di novembre: assemblea sindacale d’Istituto e manifestazione nazionale unitaria

Il 24 novembre 2015 una assemblea sindacale illustrerà gli esiti della Contrattazione di Istituto. Una manifestazione nazionale avrà luogo sabato 28 novembre, a sostegno della vertenza per il rinnovo dei contratti pubblici.

Presso l’auditorium della Scuola Primaria di Vertemate è indetta per il giorno 24 novembre 2015 una assemblea sindacale per presentare gli esiti della Contrattazione di Istituto, conclusa con un certo anticipo rispetto agli scorsi anni.
L’ orario sarà il seguente:
dalle ore 8:00 alle ore 10:00 per i docenti;
dalle ore 10:00 alle ore 11:00 per il personale Ata.

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paghetta

Discorso a parte, invece, per la manifestazione unitaria, prevista per il 28 novembre per protestare  contro le misure unilaterali del governo, tra cui quella che è stata definita da più parti una “paghetta” di 500  euro, stanziata per l’aggiornamento. Si tratta, infatti, di una cifra che, spalmata sull’intero anno ammonta a circa 7 euro la settimana. Solo pochissime spese possono essere “giustificate” e coperte con questo denaro!

Per chi si aggiorna anche attraverso biblioteche e risorse culturali gratuite i 500 euro si tramutano in una spesa aggiuntiva ed obbligata da effettuare entro il 31 agosto 2016…

Purtroppo, il mancato rinnovo del contratto sta togliendo circa 150 euro al mese ai lavoratori della Scuola, ogni mese, dal 2009.

Semplificando: ci hanno tolto più di  10.000 euro dal 2008, ma ce ne elargiscono oggi 500, purché  “siano utilizzati per l’auto-aggiornamento”.

Fonte: Rai News:

Le categorie del pubblico impiego e della scuola di Cgil, Cisl e Uil hanno deciso una manifestazione nazionale per sabato 28 novembre, a Roma, a sostegno della vertenza per il rinnovo dei contratti pubblici.
Alla manifestazione parteciperà anche la Scuola.
Le stesse fonti precisano che il 28 novembre ci sarà un corteo per le strade della capitale, che giungerà al termine di una mobilitazione territoriale.
Se non ci saranno risposte dal parte del Governo, che in legge di Stabilità ha stanziato “risorse insufficienti per il rinnovo dei contratti bloccati da sei anni”, dicono i sindacati, la protesta continuerà fino alla proclamazione dello sciopero generale.
I sindacati chiedono “un rinnovo dignitoso”, che per Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa significa un aumento medio di 150 euro sulle buste paga, e non “una mancia come vorrebbe il Governo”.