Ultima modifica: 24 Maggio 2019

Laboratorio di animazione: il video

Visita di Istruzione al Museo del Cinema di Torino

Le classsi IIIA e IIIB della secondaria di Bregnano hanno effettuato una visita di Istruzione al Museo del Cinema di Torino. Il prodotto finale è visibile cliccando sul seguente link:
Filmato

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Alcuni alunni hanno fissato in uno scritto le sensazioni provate in gita:

Tra Cinema e Gelato

Sul pullman abbiamo fatto molto baccano per futili motivi, a partire dalla scelta della musica, fino ad arrivare a litigi tipicamente adolescenziali.
Dopo aver passato due ore seduti su un sedile piuttosto comodo, siamo finalmente arrivati a Torino che, a mio parere, è una delle città più belle di tutta Italia; abbiamo percorso una strada in centro per cinque minuti e, alla fine, siamo arrivati di fronte al monumento simbolo del capoluogo piemontese, la Mole Antonelliana; solo un’attesa di dieci minuti compensata da una gustosa merenda ci separava dalla visita al museo del cinema più importante del nostro Paese.
Una sosta al guardaroba per lasciar giù gli zaini e via con la visita; il nostro percorso si intitolava: “Dal teatro d’Ombre al Cinema dei fratelli Lumiere”.
Come dice lo stesso titolo, il nostro percorso è iniziato proprio dalla seconda metà del 1700 quando gli spettacoli d’ombre, stavano iniziando ad affermarsi. Il processo era molto semplice: su uno sfondo venivano proiettate delle ombre di sagome in cartone per dare così l’illusione di movimento.
La stanza dopo era dedicata agli specchi e di come la prospettiva cambiava in base dal punto in cui si guarda lo specchio, quindi la stanza era dedicata all’ottica. Sempre in quella stanza c’era anche la scatola oscura che, come la retina dell’occhio, capovolgeva l’immagine prima di arrivare al cervello.
Il nostro percorso continua in una sala nella quale sono custoditi alcune scatole magiche originali. Questi attrezzi servivano per far vedere un’immagine allo spettatore che, con il cambio di luce causato dall’accensione o dallo spegnimento di una candela; la maggior parte delle volte l’immagine ritraeva una città vista di giorno e di notte con le luci accese dentro le case.
La visita continua nella sala della Fantasmagoria che consiste in un proiettore che fa vedere delle immagini demoniache e blasfeme su alcuni teli; a noi hanno fatto un po’ ridere, ma nel 1700 le immagini che di mostri che su muovono, creavano sicuramente un sentimento negativo nell’animo dello spettatore.
L’ultima stanza contiene dei cinematografi dei fratelli Lumiere e alcuni kinetoscopi che non facevano altro che muovere velocemente delle immagini per dare un’illusione di movimento.
Qui si conclude la prima parte della nostra gita scolastica a Torino.
E’ arrivata l’ora di pranzo e io con il mio gruppo ci spostiamo ai giardini pubblici che distano dai cinque ai dieci minuti dalla Mole Antonelliana e ci siamo sfamati all’ombra di alcuni alberi su delle panchine in legno.
La vista dal parco era veramente spettacolare, la Mole, i palazzi e il prato.
Alle due è iniziata la seconda parte del nostro percorso al museo del cinema: siamo saliti al secondo piano e abbiamo fatto un laboratorio di animazione, l’obbiettivo era creare u personaggio che grazie alla “magia” del computer, avrebbe preso vita. Eravamo divisi in quattro gruppi: due gruppi dovevano realizzare un lavoro in stop-motion (il primo un’introduzione e il secondo una storiella); io con il mio gruppo abbiamo disegnato Pikachu e con molte foto abbiamo realizzato un’animazione del personaggio che si colora automaticamente; l’ultimo gruppo doveva realizzare un cartone animato vecchio stile: tante immagini che pian piano si muovono fino a creare una storia in movimento. Finita la nostra esperienza al museo, siamo andati in una gelateria lì vicino dove ho preso un cono medio con due palline a tre euro e cinquanta! Nonostante il prezzo, il gelato al pistacchio e nocciola era molto buono.
Dopo essere usciti dall’autostrada a Lomazzo alle sei e cinque, siamo arrivati a destinazione alle sette meno un quarto, a causa del continuo cambiamento di strada da parte dell’autista.
Nonostante questo piccolo inconveniente, la giornata è stata molto bella e l’esperienza la consiglierei a chiunque. La mia parte preferita è stata senza dubbio disegnare un Patrick Stella molto carino al laboratorio di animazione.
A. M.